Storia e Narrazione al teatro Litta

Giunti al sesto anno del loro progetto, gli storici Paolo Colombo e Chiara Continisio abbandonano i chiostri bramanteschi di Santa Maria delle Grazie e del Museo Diocesano per spostarsi in un teatro.

Scelta non casuale, connotata da un forte valore simbolico. La storia non presenta confini ben delineati: una lettera, una partita di calcio, una canzone o un'opera teatrale possono essere allo stesso tempo sia fonte storica sia strumento che, se messo nelle mani giuste, mostra tutto il fascino per il passato riducendo la storia "sotto il concetto generale dell'arte". 

Martedì 15 maggio, ore 21, presso il Teatro Litta (c.so Magenta, 24): Clandestinità e prigionia. Le lettere di Aldo Moro dal carcere del popolo e «Il prigioniero» di Anna Laura Braghetti. Le lettere scritte da Aldo Moro nei 55 giorni del suo rapimento, le voci dei brigatisti e la testimonianza di Anna Laura Braghetti, l’unica donna tra i carcerieri del Presidente della DC, possono servire, come in questo racconto, a descrivere quel che avviene nella vita, nella mente e nel cuore dei protagonisti della più grande tragedia dell’Italia repubblicana. Ne viene una narrazione tanto politica quanto civile, dove gli attori della Storia sono anche (e prima di tutto) uomini e donne.

Martedì 29 maggio, ore 21, presso il Teatro Litta (c.so Magenta, 24): Through the barricades. Fuori dagli anni di piombo, dentro gli anni Ottanta. E se gli anni Ottanta non fossero solo riflusso e disimpegno? Se l’edonismo e la leggerezza non fossero state solo vie di fuga (dagli anni di piombo, dall’impegno esasperato, dalla politicizzazione forzata), ma anche strade d’ingresso in un mondo tutto nuovo, dove poter cantare senza fare comizi, studiare senza rivoluzionare la società, affermare se stessi senza trasformarsi in qualunquisti e provare a respirare un’aria diversa?
Storie di una generazione che, tornando a divertirsi, ricuciva le ferite di una stagione drammatica, e salvava il mondo da se stesso.

Martedì 12 giugno, ore 21, presso il Teatro Litta (c.so Magenta, 24): Una strana gioia di vivere. Felicità, storia e canzoni nell’Italia della Ricostruzione. Piccole e grandi storie vere, di persone comuni (ragionieri, ballerini, emigranti, orfani di guerra…) e di grandi personaggi (Gino Bartali, Fred Buscaglione, Gianni Rivera e Sandro Mazzola…) segnano un percorso tra vecchie miserie e nuove automobili, vecchie romanze e nuovo swing, vecchie abitudini alimentari e nuovi look, per raccontare, sulle note delle canzoni, la felicità negli anni italiani del dopoguerra: un sentimento raro e dimenticato.