Storia e Narrazione alla Società Umanitaria

Giunti al settimo anno del loro progetto, gli storici Paolo Colombo e Chiara Continisio sbarcano alla Società Umanitaria di Milano.

Tra nuovi progetti e lezioni già presentate in passato, i due autori conducono gli spettatori attraverso un viaggio nella Storia, fatto di immani tragedie, anni frivoli, gesta sportive e ritrovamenti di libri...

Giovedì 7 marzo, ore 21 presso la Sala Facchinetti della Società Umanitaria di Milano (ingresso da via Daverio 7, Milano), Paolo Colombo e Chiara Continsio presentano Varsavia 1944: La distruzione di una città. Il racconto di un ‘episodio’ della II guerra mondiale trascurato dai manuali di storia eppure caratterizzato da un tasso di assurda dram-maticità che lo rende per molti aspetti unico assume qui i toni di una vera e propria narrazione civile. La Storia politica si intreccia con sin-gole storie individuali e specifiche vicende restituendo in maniera toccante e avvincente – anche attraverso immagini, filmati, musiche – l’evoluzione bisecolare dei rapporti tra Germania e Polonia fino al-la agghiacciante decisione nazista di radere letteralmente al suolo la capitale polacca.

Mercoledì 20 marzo, ore 21 presso la Sala Facchinetti della Società Umanitaria di Milano (ingresso da via Daverio 7, Milano), Paolo Colombo e Chiara Continsio presentano Cos’altro vi serve da queste vite? Il Congo: lo sfruttamento del ‘continente nero’. Raccontare la storia del Congo è un modo per gettare luce su una parte di storia mondiale, quella africana, che pochi conoscono. Ma è anche un modo per aprire uno spiraglio su una vicenda ancora più ampia, legata al significato e all’evoluzione dell’appartenenza a una dimensione umana – quella dei ‘neri’ – che presenta infinite sfumature. È una storia avvincente e drammatica, che passa attraverso lo sfruttamento colonialista delle terre africane, l’ipocrisia delle versioni di comodo offerte dai bianchi, i sit-in dei ragazzi neri nei perbenisti Stati Uniti degli anni ’60, il velleitario progetto di Mobuto per un grande Zaire, le danze pugilistiche di Mohammad Alì, gli enormi interessi economici che ruotano attorno alle risorse minerarie africane…

Venerdì 10 maggio, ore 21, presso il Salone degli Affreschi della Società Umanitaria di Milano (ingresso da via Daverio 7, Milano), Paolo Colombo e Chiara Continsio presentano: Clandestinità e prigionia. Le lettere di Aldo Moro dal carcere del popolo e le voci delle BR. Le lettere scritte da Aldo Moro durante il periodo del rapimento, e le voci dei brigatisti dentro e fuori dall’appartamento di via Montalci-ni, in particolare quella di Anna Laura Braghetti, possono servire a raccontare quel che avviene nella vita, nella mente e nel cuore di persone che vivono la più grande tragedia della storia dell’Italia re-pubblicana, ma anche della loro stessa esistenza. Ne viene un rac-conto tanto politico quanto civile.

Giovedì 13 giugno, ore 21, presso il Chiostro dei Pesci della Società Umanitaria di Milano (ingresso da via Daverio 7, Milano), Paolo Colombo e Chiara Continsio presentano: Through the barricades. Fuori dagli anni di piombo, dentro gli anni Ottanta. E se gli anni Ottanta non fossero solo riflusso e disimpegno? Se l’edonismo e la leggerezza non fossero state solo vie di fuga (dagli anni di piombo, dall’impegno esasperato, dalla politicizzazione forzata), ma anche strade d’ingresso in un mondo tutto nuovo, dove poter cantare senza fare comizi, studiare senza rivoluzionare la società, affermare se stessi senza trasformarsi in qualunquisti e provare a respirare un’aria diversa?
Storie di una generazione che, tornando a divertirsi, ricuciva le ferite di una stagione drammatica, e salvava il mondo da se stesso.

Giovedì 20 giugno, ore 21, presso il Chiostro dei Pesci della Società Umanitaria di Milano (ingresso da via Daverio 7, Milano), Paolo Colombo e Chiara Continsio presentano: Scripta manent? Roghi, salvataggi e altre straordinarie avventure di libri. La volontà dei nazisti di distruggere i libri che incarnavano la cultura secondo loro ‘degenerata’ rappresenta una lente di grande efficacia per comprendere i deliri dei seguaci di Adolf Hitler. Ma il tentativo di cancellare col fuoco intere fette del sapere accompagna da sempre la storia dell’uomo. Per fortuna, accanto alla storia dei moltissimi libri che così scomparvero (o rischiarono di farlo), si può raccontare anche quella dei libri che in modi avventurosi e per vie sorprendenti si salvarono (il primo Corano della storia, il Virgilio Ambrosiano annotato da Francesco Petrarca, il De Rerum natura di Lucrezio…). Ed è difficile dire quale delle due sia più affascinante da raccontare.